Relazione tecnica SEO

Relazione tecnica SEO: cosa contiene nel dettaglio

L'analisi SEO è un esame del sito web, che considera sia la sua struttura interna, le singole pagine e i contenuti (SEO on-page), sia la sua interconnessione con il resto del web (SEO off-page). I risultati presentano la situazione attuale del sito e mettono in evidenza gli aspetti critici su cui intervenire per migliorare l'indicizzazione sui motori di ricerca.  A seguito dell'analisi vengono stabilite le azioni da svolgere per ottimizzare il sito, ad esempio la definizione di keyword specifiche, la creazione di nuovi contenuti,  l'inserimento di metatag, la creazione di campagne sui social network… In ultima fase si agisce sul monitoraggio dei risultati ottenuti, operando in base alle logiche di analisi dei motori di ricerca. 

Ai nostri clienti SEO inviamo mensilmente una relazione tecnica che contiene i risultati di questa analisi. Vediamo ora nel dettaglio da quali sezioni è composta.  

Analisi degli accessi da Google Analytics 

Visitatori/pagine 

Per prima cosa valutiamo l'andamento degli accessi durante l'ultimo mese di riferimento. Attraverso Google Analytics abbiamo una panoramica sui visitatori e sulle parti del sito che guardano maggiormente.
Il grafico indica il numero di utenti del sito e il numero di sessioni effettuate, quante volte sono state visualizzate le pagine e per quanto tempo, quante sessioni sono registrate per ogni pagina, e la percentuale della frequenza di rimbalzo.
Abbiamo inoltre informazioni sulla quantità di nuovi visitatori e su quella degli utenti che tornano al sito più volte.

 


Pagine e sezioni più visitate 

La tabella sulle pagine più viste indica quanti utenti abbiano visitato ogni pagina e calcola le percentuali degli accessi rispetto all'intero sito; una tabella simile ordina invece le sezioni più visitate, secondo gli stessi parametri.     

Canali di acquisizione 

Per capire in quale modo gli utenti arrivino al sito, si effettua un'analisi delle acquisizioni. Andiamo a guardare quanti visitatori  trovano il sito tramite ricerca, link o canali social. 
La voce "ricerca organica" indica quegli utenti che hanno cioè trovato il sito inserendo i termini di loro interesse nella barra di ricerca di Google e il sito in questione è comparso tra i risultati della SERP, ha attirato la loro attenzione e vi hanno cliccato sopra. Questo valore indica solo i visitatori "naturali", non considera quelli provenienti da link di Adwords. 
Gli "accessi diretti" sono dati dagli utenti che hanno invece digitato l'indirizzo del sito esatto nella barra di ricerca, e quindi lo conoscevano già.  
Il "referral" è il traffico proveniente da siti referenti, che cioè linkano al nostro sito.  
La voce "social" indica gli utenti che giungono al sito attraverso link pubblicati sui social network; se il valore è positivo significa che la strategia di comunicazione è efficace e raggiunge utenti interessati a visitare il sito.  

Per fare un esempio, se vedessimo che la maggior parte degli accessi viene effettuata con la ricerca organica, significherebbe che questa è il principale canale di acquisizione. Questo dato ci sarà utile in seguito quando dovremo pianificare le azioni da svolgere per migliorare il posizionamento. 
  

Analisi comparativa siti simili 

Il benchmark è un'analisi comparativa della competizione online e del mercato; serve per avere una panoramica sul comportamento dei concorrenti. I risultati del benchmarking vengono riportati in una tabella; da questa possiamo valutare da dove arriva il traffico web per i concorrenti e confrontarli con il sito in analisi. 
Per prima cosa possiamo valutare l'andamento generale del sito: dal primo grafico vediamo l'andamento delle sessioni.  
Con "sessione" si indica il singolo accesso a una pagina del sito effettuato da un utente; se questo riapre la pagina entro 30 minuti viene considerata una singola sessione, se la riapre dopo mezz'ora, sono considerate due sessioni distinte. 
Selezionando il settore di riferimento e il numero di sessioni giornaliere, possiamo confrontare il sito con altri simili per argomenti e portata degli utenti.     


Nella tabella successiva prendiamo in considerazione tutti i canali che portano accessi al sito. Per ognuno vediamo se i valori sono in aumento, stabili o in calo rispetto alla media dei siti concorrenti. 
I dati sulle acquisizioni sono assoluti e in alcuni casi non sono molto utili, se i siti equiparati sono molto grandi ad esempio (sito con 1500 utenti vs 200). 
I valori sul comportamento invece sono relativi e sono molto utili per le valutazioni: vediamo quante pagine sono state visitate nel sito che analizziamo e in quelli dei concorrenti, quanto dura una sessione media, qual è la frequenza di rimbalzo.  
  

È possibile effettuare un confronto con l'andamento del mese precedente, per valutare se la strategia stia portando dei miglioramenti.        




Analisi del raggiungimento degli obiettivi 

È possibili definire degli obiettivi e monitorare le attività che portano al loro raggiungimento. Dal grafico vediamo quali obiettivi sono stati completati e in quale percentuale.  

  

Analisi specifiche in base a quanto emerso nella riunione mensile precedente  

Google Search Console, verifica del comportamento degli utenti nelle ricerche di Google  

Analisi dei termini più cercati e del fattore di conversione 

Questo report permette di rilevare le parole chiave che gli utenti hanno digitato su Google per trovare il sito. In particolare il grafico mostra il numero delle impressioni e dei click, e la posizione di ciascuna keyword. L'impressione rappresenta il numero di volte che un annuncio/banner viene visualizzato da un utente sul suo browser, in quanto associato ad una parola chiave. Se viene cliccato il link, si conteggia un click. Il fattore di conversione è la percentuale dei click effettuati sulle risorse (pagine web, immagini, video…) contenenti le keyword sui motori di ricerca, e determina la posizione di un risultato. Questo valore è utile per individuare le parole chiave che generano più visualizzazioni, e che quindi dobbiamo monitorare. 
Questo report è utile per imparare a conoscere meglio gli utenti e le query (parole cercate) con le quali giungono al sito. In particolare, consente di capire se stiamo usando le keyword giuste per acquisire traffico. Contemporaneamente troviamo anche delle parole correlate  per approfondire o integrare i termini già utilizzati.  
 

Analisi delle pagine più visitate e fattori di conversione 

In questa tabella troviamo le pagine più visitate del sito, analizzate con gli stessi criteri dei termini più cercati.    
 

Analisi specifiche in base a quanto emerso nella riunione mensile precedente  

Dati da Moz.com   

Analisi mensile comparativa di visibilità per le keyword scelte  

Analizziamo ora quali sono le parole che fanno comparire il sito nella pagina dei risultati di ricerca di Google. In questa fase è importante capire il livello di competizione del settore in cui operiamo, per capire se il mercato è saturo o meno, e con quali keyword abbiamo più possibilità di emergere con posizionamenti in rilievo nella pagina dei risultati di ricerca.  
Una parola molto cercata, ma con una concorrenza rilevante, non farà salire il nostro sito nella SERP; in questi casi bisognerà puntare su altre keyword con minore concorrenza. 
Questo report ci consente di vedere l'andamento dei posizionamenti per le nostre keyword. Tiene traccia di quelle che migliorano il posizionamento, su cui dobbiamo puntare, e di quelle che peggiorano e che possiamo abbandonare.  

L'analisi viene presentata in una tabella che confronta il sito con i principali concorrenti. Si mostra il posizionamento  per ciascuna parola chiave e si indica se esso è in salita o in discesa. 

Confronto con i concorrenti: visibilità, posizionamenti, backlinks 

Questa tabella riporta la posizione del sito nella pagina dei risultati di Google, in base a ciascuna keyword utilizzata.  
Ad ogni keyword viene assegnato il valore di ranking.  
Nell'ultima riga troviamo i valori di posizionamento rispetto al mese precedente: se è verde significa che il posizionamento è migliorato, se è arancio invece la posizione è scesa.    


Analisi storica dei posizionamenti keyword 

Il grafico rappresenta con delle linee l'andamento storico delle keyword. È possibile raggrupparle e andare a vedere quale gruppo sia meglio posizionato e quale non riesca a salire.  
Nell'esempio qui sotto vediamo un gruppo di parole in posizione alta e stabile, e altre parole più in basso, che salgono e scendono senza raggiungere una posizione elevata.   

Dal grafico è possibile anche confrontare le medie dei posizionamenti delle keyword.  
Nell'esempio, vediamo la keyword principale con un posizionamento elevato (linea blu), una keyword che è scesa velocemente (linea verde), e altre che sono stabilmente basse.  

Analisi storica del posizionamento concorrenti 

Questa heatmap mostra il posizionamento dei primi 30 concorrenti in base alle parole chiave: più il colore delle caselle è scuro e il valore è vicino allo zero, più il sito si colloca in alto nella pagina dei risultati di ricerca di Google. La mappatura serve per capire chi sono i principali concorrenti per ogni keyword, dove si colloca il sito rispetto a loro, e quali parole chiave sono più utilizzate. Vediamo inoltre quali keyword hanno poca concorrenza e rappresentano una fetta di mercato in cui inserirsi.
 
 

Analisi specifiche su una keyword   


La tabella analizza nel dettaglio le correlazioni di una parola chiave con il testo: quante volte si trova nei testi lunghi, nei titoli, nelle immagini, nei post sui social network, ecc... Se l'indice è positivo (meglio se superiore a 0,3), significa che la keyword ricorre spesso nel parametro esaminato; se è negativo invece indica un aspetto in cui è carente. Questo tipo di analisi è utile per capire se stiamo usando le keyword nel modo giusto: se vogliamo che gli utenti arrivino alla pagina di Facebook, dobbiamo assicurarci di inserirla negli aggiornamenti che vi pubblichiamo.   
Ad esempio, nella tabella sottostante vediamo che la keyword "ecommerce torino" funziona bene nei post di Facebook e Linkedin (lo possiamo dire perché ha un indice superiore a 0,3); vediamo inoltre che viene utilizzata frequentemente nei testi lunghi, nelle frasi, nei backlink. Invece è carente nei titoli e nelle immagini, significa che questi sono due aspetti da migliorare (inserendo tag e alt mancanti).