I costi SEO nel web marketing -esperienze di un SEOman


Dopo quattro anni di serrata attività SEO trovo utile mettere online e condividere qualche osservazione sui costi relativi, per fare i modo che chi deve investire tempo o risorse in questa direzione possa avere qualche parametro in più per decidere; infine riporterò un esempio di costi per diversi tipi di analisi come proposti dalla mia agenzia SEO.
In un precedente articolo vengono riportati i costi medi delle SEO agency.
In questo cercherò di spiegare i dettagli dei possibili report o azioni SEO, affiancandone un costo; per qualcuno di essi farò degli esempi tratti dalle azioni di miglioramento del sito www.italiavr.it, che ringrazio per aver messo a disposizione i dati.
I costi si riferiscono a servizi erogati verso i clienti finali; gli stessi servizi possono essere acquistati da agenzie SEO che, a loro volta, li possono rivendere insieme a quell a attenzione e cura del cliente che solo un rapporto personale può dare.

Cosa compro con una attività SEO?

Questa è la domanda principale da farsi.
Il panorama è così variegato che è difficile orientarsi, anche perchè con il tempo ha assunto sempre maggiore importanza il rapporto di un sito con i motori di ricerca e perchè si è passati dalla semplice ottimizzazione ad azioni più complesse di marketing.
Cercherò di spiegare quali possono essere i componenti di quello che va in termine generale sotto il nome di 'Attività SEO'.
Il committente dell'attività ha un obbiettivo chiaro: aumentare i ricavi del sito, siano essi in termini economici (per esempio con un commercio elettronico) , o in termini di contatti (per una attività di ristorazione, una palestra...) o in termini di visibilità (una Onlus, un ente) o di reperimento di leads (siti basati su pubblicità, informazioni, etc,).
Avendo chiaro in mente questo obbiettivo (se non lo è, la prima cosa da fare è chiarirlo con lui) il committente dell'attività SEO spende una cifra più io meno grande per ottenerlo, l'agenzia o il professionista SEO fa in modo che questo accada.
A questo punto è necessario effettuare una distinzione tra due azioni distinte:
  1. portare persone interessate all'obbiettivo sul sito attraverso i motori di ricerca
  2. fare in modo che queste persone raggiungano l'obbiettivo prefissato
Mentre il punto 1 fa parte delle azioni SEO come normalmente intese, il punto 2 non ne fa parte; approfondiamo.

Ho scritto 'portare persone interessate sul sito' e non 'posizionare il sito nelle prime posizioni' perchè per il committente apparire in prima posizione non è, normalmente, un obbiettivo primario (a volte lo è per le SEO agency, non per il loro cliente! ) mentre lo è avere sul sito persone interessate al proprio business. Per citare un esempio non è importante arrivare in prima posizione per uno dei cento prodotti pubblicizzati se non si è presente per gli altri 99; molto meglio avere una posizione più defilata per una media di prodotti, in modo da avere più persone interessate sul sito. Certo, anche questo esempio è opinabile, ma mediamente vero.

Il punto 2 riguarda invece una specifica strategia di marketing che porta a congiungere l'utente 'atterrato' sul sito da un motore di ricerca; i fattori che intervengono a questo punto sono molti e passano attraverso la qualità dell'offerta e la qualità dell'interazione dell'utente sul sito; ciò che deve essere chiaro è che a questo secondo punto corrisponde un lavoro diverso dall'attività SEO come di solito viene intesa. Questo secondo punto ha una importanza capitale, della quale parlerò in un prossimo articolo; tuttavia si basa interamente sui risultati del punto precedente, che quindi nella scala delle priorità risulta più importante, e sul quale proseguo queste note.

Come portare persone  sul sito attraverso i motori di ricerca?


A questo punto va fatta una precisazione: portare persone tramite motori di ricerca si riferisce a quella modalità di acquisizione relativa al traffico cosidetto organico, che si distingue rispetto al traffico da link da altri siti, newsletter e da pubblicità a pagamento; il traffico organico è mediamente riconosciuto come quello di migliore qualità perchè le persone che porta sul sito sono più interessate al raggiungimento dell'obbiettivo.
Per quanto riguarda le azioni che, personalmente, metto in campo per raggiungere l'obbiettivo, le operazioni effettuabili sono molte, ognuna delle quali da affrontare distintamente; inserisco qui un elenco di servizi con a fianco i costi relativi per avere una idea chiara di distinte prestazioni che vanno sotto il nome di 'attività SEO' ma che sono in realtà operazioni molto diverse l'una dall'altra, che hanno diversi obbiettivi e risultati.


ottimizazione del codice SEO€ 250 / 500
analisi dell'andamento del sito con strumenti interni€ 250 / 500
analisi dell'andamento del sito con strumenti esterni€ 250 / 500
analisi del contesto competitivo, analisi per settori semantici, analisi di visibilità€ 500 / 1000
analisi di correlazione€ 750 / 1500
social networks€ 500 / 1000
grafi di rete, reti dei competitor, ricerca PBN, ricerca HUBs e Authorities€ 750 / 1500
Indicazione per la redazione  dei contenuti€ 750 / 1500

I costi sono indicati in un range minimo e massimo che dipende dalla profondità dell'indagine e dalle dimensioni del sito, dalla richiesta di formazione sull'argomento, dalla richiesta di presentazione dei risultati in presenza, dal tipo e numero  di report richiesti.
In base all'esperienza posso dire che la presentazione dei risultati in presenza e a sessioni periodiche ha un impatto decisamente superiore sui risultati; va considerato nel dettaglio anche il rapporto tra chi esegue il report e chi deve metterne in atto i suggerimenti.

Per quanto riguarda la sequenza temporale degli interventi ritengo utile una analisi completa periodica (1, 4, 12 volte l'anno)  completata da sessioni di audit nelle quali misurare se gli accorgimenti messi in atto stanno producendo i risultati sperati o meno, con eventuali indicazioni di correzione di rotta.

Il costo dell'operazione SEO deve essere valutato come investimento, calcolandone il ritorno; per questo è indispensabile prima di qualsiasi operazione pianificare i metodi con i quali lo si misura; anche sul ritorno dell'investimento SEO rimando alle pagine dedicate. Come prima indicazione generica si può utilizzare il costo equivalente di advertising a pagamento, cioè verificare se il costo dell'azione SEO è inferiore o superiore al costo che avrebbe avuto portare sul sito un identico numero di sessioni utente tramite pubblicità a pagamento, tenendo anche conto che gli investimenti in SEO hanno un proseguimento futuro che l'advertising non ha.

In ogni caso il ROI deve essere ipotizzato a priori; nè l'agenzia SEO nè il committente dovrebbero procedere in assenza di una chiara strategia in questi termini.

Mi sono a volte confrontato con clienti che sostenevano di potere avere gli stessi servizi ad un costo minore; ho preso nota dell'osservazione e ho lasciato volentieri i clienti in mano ad altre agenzie o consulenti, ben convinto che sia molto difficile fornire servizi allo stesso livello ad un costo minore e poter garantire una affidabilità nel tempo, mantenendo fede ai risultati previsti. Di seguito vengono riportati alcuni dei risultati ottenuti che sono la migliore testimonianza dell'efficacia del lavoro svolto. Per ogni analisi ne viene spiegato sommariamente contenuto e significato; invito chi fosse interessato a contattarmi direttamente (italo@losero.net) per approfondimenti.

Ma funzionano questi metodi SEO?


Dipende dagli obbiettivi che si è posti.
Riporto qui alcuni esempi tratti dall'esperienza reale espressi in termini di visibilità controllata da uno strumento esterno (seoMoz in questo caso), cioè di quanto pubblico 'cattura' un sito in base ad un certo numero di keyword, in questi casi mediamente 50 e di tipo generico per il settore merceologico, declinate o meno a livello locale a seconda del contesto.

Primo caso: antiquariato, livello nazionale



Vediamo qui l'azione protratta in circa trenta mesi; ogni riga colorata rappresenta un competitor (siti primari a livello nazionale per questo settore, concorrenti diretti del sito in analisi), quella blu (you) il sito del committente in promozione.
Partito come ultimo tra i competitor, il sito in promozione si è aggiudicato la prima posizione nel gennaio 2017; a quel punto è stato inserito un competitor (quello viola) non molto omogeneo (si trattava di un aggregatore invece di un sito di compravendita), giungendo a marzo 2018 ad un livello di visibilità almeno doppio rispetto agli altri competitor e si prepara ad insediare le posizioni di un (grande) aggregatore.

Secondo caso: centro sportivo polifunzionale, attività locale




In questo caso l'attività interessa un ambito locale; si tratta di un centro sportivo per il quale l'analisi sui settori semantici ha riguardato le singole attività (nuoto, canottaggio, tennis, palestra, ristorazione, estate ragazzi etc); i competitor sono rappresentati dai siti di competitor di prima importanza a livello locale.
In questo caso il periodo è più breve, la promozione è nei termini di un anno circa; il sito del committente partito in ultima posizione ha raggiunto e doppiato i concorrenti e si presenta oggi come prima realtà locale (mediamente nelle prime 4 posizioni su google) per tutte le ricerche di keyword di tipo canottaggio + città, palestra + città, eccetera.

Terzo caso: concessionaria rivendita camper, livello nazionale



Si tratta di una azione effettuata da aprile 2014 a dicembre 2016 su concessionari di camper a livello nazionale. In questo caso la concorrenza era particolarmente agguerrita e sono stati necessari circa diciotto mesi per raggiungere il competitor più blasonato; nel periodo seguente è stato superato fino a raddoppiarlo in visibilità. In questo caso il ROI è facilmente calcolabile dal committente che riesce ad individuare quante vendite sono direttamente correlate con la sua presenza online, quantificando così il valore equivalente per ogni utente  organico in più che arriva sul sito portato dalla attività SEO.
A fine campagna il valore equivalente di advertising per portare lo stesso numero di utenti è dell'ordine dei 5000€/mese; considerando i diversi livelli di conversione tra organico e pubblicità a pagamento, a parità di conversioni potrebbe essere ancora più alto.

descrizione delle analisi SEO: cosa si ottiene, metodi, esempi

Ottimizzazione del codice SEO

Per ottenere utenti da traffico organico una operazione indispensabile ma non sufficiente è l'ottimizzazione del codice SEO,  a sua volta diviso in tre parti:
  1. l'analisi del codice esistente
    • individuazione delle criticità
    • suggerimento delle modifiche da effettuare
  2. l'esecuzione delle modifiche suggerite

Mentre l'analisi del codice può avere un costo standardizzabile, per l'esecuzione delle modifiche sono così tante le variabili in gioco da non permetterne una quantificazione; oltre alle dimensioni del sito deve essere considerato che a volte viene dato l'accesso all amodifica del codice direttamete a chi ne ha fatto l'analisi, altre volte invece chi ha fatto l'analisi suggerisce le modifiche a chi ha generato il sito e non è raro che ciò provochi una certa conflittualità tra i due attori. Sta spesso nella capacità di relazione e nelle conoscenze tecniche dell'esperto SEO la chiave del successo di una proficua operazione di miglioramento dei posizionamenti.

Analisi codice esistente con relazione sullo stato e suggerimenti di modifica: 250 €
Implementazione delle modifiche: non quantificabile.

Analisi dell'andamento del sito con strumenti interni

Nel caso di siti con uno storico di utilizzo risulta necessario a priori effettuare una analisi per capire come viene utilizzato il sito e, in funzione di questo, definire le strategie di miglioramento.
I due strumenti che mediamente vengono utilizzati, perchè gratutiti e diffusi, sono Google Analytics e Google Search Console.
  • Attraverso Google Analytics l'esperto SEO riesce ad individuare le modalità di utilizzo del sito, le criticità ed i fattori che favoriscono o meno il raggiungimento degli obbiettivi, verificando quali siano le fonti di acquisizionie di utenti e la loro efficacia, confrontando con analisi di benckmark il comportamento dei competitor, evidenziano le strade più percorse dagli utenti per giungere, o meno, ai risutati aspettati.
  • Sempre su Google Analytics l'esperto SEO può suggerire, in funzione dei risultati che si vogliono ottenere, obbiettivi mirati per monitorare attività specifiche (es.: quanti utenti acquistano proveniendo dai social?)
  • Attraverso Google Search Console vengono evidenziate le keyword effettivamente utilizzate dagli utenti sui motori di ricerca per raggiungere il sito, il posizionamento medio del sito e delle  singole pagine, il numero di visualizzazioni su Google ed i relativi click verso il sito.
Questo tipo di analisi non è avulsa da quella precedente con la quale, anzi, si integra.
Mentre l'analisi precedente potrebbe, per esempio, evidenziare un utilizzo errato del tag 'description' questa analisi potrebbe approfondire l'argomento evidenziando un basso CTR dei risultati di ricerca, cioè un basso numero di persone che, pur vedendo il sito nei risultati di ricerca, cliccano poi per procedere verso il sito; questo valore è spesso influenzato proprio da un corretto uso del tag 'description' (insieme ad altri fattori).


Analisi andamento sito, Google Analytics, Google Search Console: 250 €

Analisi dell'andamento del sito con strumenti esterni


In questo caso vengono utilizzati strumenti di monitoraggio esterni al sito che ne consentano una comparazione con i siti concorrenti.
E' molto importante in sede di prima analisi individuare i giusti concorrenti; sono quei siti che come dimensione e tipologia sono simili a quello del committente ma che si situano in posizioni migliori; saranno presi come riferimento nel tempo per verificare l'efficacia della strategia di ottimizzazione.
I grafici prima riportati riguardano uni di questi tool, SEOMoz; ce ne sono naturalmente molti altri (semRush, SeoZoom, etc).
In questo caso il compito dell'esperto o della SEO Agency è quella di impostare correttamente il sistema, controllare periodicamente e verificare i cambiamenti che avvengono, incontrarsi una o più volte con il committente per evidenziare i punti notevoli; ad un livello minimo si può impostare l'invio di un report periodico (settimanale, mensile) al committente per verificare lo stato dei posizionamenti.
Spesso questi strumenti comprendono indicazioni di massima sui miglioramenti da effettuare sul sito, similmente a quanto indicato nel punto 'ottimizzazione del codice SEO'
Questi strumenti consentono di monitorare un certo numero di keyword (io solitamente ne uso qualche decina, mediamente 50) verso un certo numero di concorrenti (tre per seoMoz).

In questo esempio si evidenziano gli effetti di due anni della campagna SEO iniziata ad aprile 2014: in circa diciotto mesi il sito ha prima raggiunto, quindi superato e poi doppiato i competitor.



Impostazione e analisi del sito con SeoMoz / SemRush / SEOZoom e simili, incontro di presentazione e spiegazione dei dati: 250 €

Analisi del contesto competitivo

Fino a questo punto l'analisi si è svolta focalizzando l'attenzione sul sito, al limite indicando tre competitors che molto spesso vengono indivisuati da qualche ricerca in rete o da quanto conosciuto dal committente; è ora di allargare lo sguardo per una panoramica di rete che consenta una visione più ampia, sia per collocare il sito in promozione nel giusto contesto che per verificare quali siano, effettivamente, le condizioni del mercato per le keyword indicate.
Inserisco questo specifico inciso per la delicatezza rivestita da questo punto; la precisa indivisuazione dell ekeyword sulle quali effettuare la ricerca è importantissima nell'indivisuare il contesto competitivo.
Se, ad esempio, si vuole promuovere un sito che eroga corsi di formazione su frese a controllo numerico, non sarà 'frese acontrollo numerico' una delle keyword, ma 'formazione su frese...' o 'corsi su frese...' o ancora 'come imparare ad usare frese a...', altrementi si sbaglia nel definire il contesto competitivo che si allarga ai produttori di frese, agli importatori, revisionatori, ai siti di spiegazione sul funzionamento, etc.
Definite le keyword deve essere lanciata una analisi di posizionamento che evidenzi quali siano i siti in maggiore evidenza.
Nella mia pratica per ogni keyword verifico i siti fino alla cinquantesima posizione; a volte fino all adecima, a volte fino alla centesima, soprattutto quando devo eseguire le analisi di correlazione delle quali parlerò più avanti.
Ottenuti i primi posizionamenti per le 50 keyword otterrò 2500 risultati dalle SERP (Search engine result position, praticamente le pagine dei risultati di google); tenendo conto che la stessa pagina può risultare in più ricerche, in realtà i risultati saranno un po' meno.
Per ogni risultato viene estratto il nome di dominio; a questo punto se, ad esempio, ogni dominio avesse mediamente 5 pagine nei risultati i domini rappresentati sarebbero un po' meno di 500.
Per ognuno di questi domini viene calcolato un indice in base alle posizioni ottenute dalle singole pagine; questo ci consente di ordinare tutti i domini in base ad un indice unico, che rappresenta il posizionamento medio di quel dominio per quell'insieme di keyword.
Ordinando i domini in questo modo, ed evidenziando il posizionamento per ogni keyword, possiamo ottenere una prima heatmap che ci indica per ognuno dei domini posizionati per quale keyword risulta meglio esposto; è l'immagine in verde che vedete più avanti.
Spesso sono rpresenti domini che noin sono dei veri competitor ai fini dell'analisi del contesto competitivo; ad esempio se appare wikipedia non è un vero competitor, così come i siti di aggregatori (kijiji, subito, amazon, ebay) possono esserlo o meno; si procede così ad una epurazione dei siti fuori contesto e si ottiene una seconda heatmap (quella arancione più avanti) che indica invece i reali competitor organici presenti in rete.
Per esperienza posso dire che spesso anche il committente ignora la presenza di questi competitor.
Questa analisi ha importanza fondamentale; ho visto responsabili marketing passare ore sulle heatmap, per cercare di isolare ed evidenziare le aree su cui è più utile insistere e quelle su cui i competitor, viceversa, sono più difficilmente attaccabili.
Da queste ricerche è nato nel tempo l'nalisi dei settori semantici.


 Contesto competitivo: analisi globale (feb. 2018)

Contesto competitivo, analisi competitor diretti, sono stati tolti i siti non competitor:






Analisi del contesto competitivo per settori semantici


Si tratta di raggruppare le keyword per significato comune e ripetere l'analisi di posizionamento non tanto per keyword, ma per settore.
Immaginiamo, ad esempio, uno store online di calzature; tra le keyword potremmo averne alcune che riguardano calzature da trekking, da ginnastica, eleganti con tacco, stivali, etc. Raggruppando tutte quelle che riguardano il 'trekking' l'analisi verrebbe eseguita in modo da isolare i risultati solo per quel settore, dandoci risultati più utili al marketing; potremmo per esempio scoprire che un concorrente è fortissimo in un settore, quindi difficilmente attaccabile, mentre è scoperto in un'altro, sul quale concentrare gli sforzi in una strategia di superamento nel breve periodo.
Questo tipo di analisi consentono anche di valutare, al di là del posizionamento organico, il marketing mix, cioè come distribuire le risorse tra social, SEM, advertising etc.

Italiavr: analisi del contesto competitivo per settori semantici. In questo caso sono stati indivisuati due settori: le keyword importanti a livello locale e quelle a livello generale.

Analisi di visibilità


Fino a questo punto i posizionamenti sono stati trattati in valore assoluto; immaginandoci i posizionamenti dalla prima alla cinquantesima posizione il salto tra, per esempio, tra settima e ottava è pari a quello tra ventisettesima e ventottesima.
Ma sappiamo bene che così non è; Google ha indicato alcune percentuali che evidenziano i valori di CTR (vedi prima) a seconda della posizione raggiunta, per cui la prima posizione ha un CTR del 50% circa e la decima dell'1% circa, mentre le altre pagine si contendono pochi punti di posizionamento.
Abbinando ad ogni posizionamento un 'peso' dipendente da queste percentuali possiamo ottenere l'andamento della visibilità dei competitor, cioè quanto vengono realmente visti i competitor in base ai loro posizionamenti.
Contesto competitivo, analisi di visibilità:


Analisi del contesto competitivo, analisi con settori semantici, analisi di visibilità; 750 €

Analisi di correlazione


In questo caso si tratta di una particolare analisi che nel tempo ha dimostrato una indubbia efficacia sui posizionamenti; questa analisi indica che cosa fare per migliorare la situazione di un sito sui motori di ricerca.
Non mi dilungo sulla spiegazione su come vengono ottenuti questi parametri, per altro complessa, richiedente una certa potenza computazionale e indicata in altre parti di questo sito; mi limito in questa sede ad indicarne il risultato.
Le possibili azioni di miglioramento  vengono suddivise in cinque categorie:
  1. azioni di miglioramento sul codice SEO del sito
  2. azioni di copywriting, scrittura di contenuti all'interno delle pagine del sito
  3. azioni social, specificando una scala di importanza dei social network interessati
  4. azioni di linking e backlinking
  5. azioni di miglioramento tecnologico nei settori Active Mobile Pages e schema.org Structured Data
Per indicarne l'efficacia sui posizionamenti, cinque azioni vengono incrociate a due livelli:
  1. con ogni singola keyword
  2. con ogni settore semantico
A questo punto risulterà chiaro a seconda che ci si focalizzi su una keyword o su un settore semantico qual è l'azione da portare avanti primariamente.
Dalle analisi eseguite negli scorsi anni risulta evidente quanto siano inutili i discorsi sui fattori di ranking; capita spesso infatti che mente per un settore semantico venga suggerita primariamente un'azione social, su un altro venga indicata invece una azione di tipo copywriting.
Da questa analisi discendono indicazioni preziose per il marketing mix: si indica ad esempio su quali social agire e su quali parole, o su cosa concentrarsi per la scrittura di contenuti, evitando di disperdere energie ed ottimizzando gli investimenti.
Più avanti si vedrà che una particolare analisi potrà anche indicarci cosa scrivere, con il dettaglio dei verbi e aggettivi da utilizzare.

Italiavr.it: correlazioni azioni per settore semantico:

La prima riga indica la media dell'importanza delle azioni; più il rosso e acceso, più importante (=correlata con un buon posizionamento) è l'azione. In questo caso si nota che mediamente l'azione sui link è quella che ha la maggiore efficacia sul posizionamento.
Nel settore 'generico' è la scrittura di contenuti ad assumere la maggiore importanza, mentre a livello locale sono primariamente importanti i link.
Il settore non sembra influenzato dalle tecnologie emergenti (AMP, dati strutturati) ed anche il social non sembra rivestire primaria importanza; in questo caso la strategia andrebbe impostata su link ( vedi settore 'grafi di rete', più avanti) e contenuti.
A titolo di esempio, per evidenziare quanto differenziati possono essere i risultati, porto una analisi su un sito/argomento diverso, relativo ad un circolo sportivo:



Analisi di correlazione, per keyword e settori semantici: 750 €

Analisi dei grafi di rete


Numeri, numeri: finora solo i numeri dei posizionamenti hanno guidato le analisi; ora iniziamo a cercare indicatori di qualità basandoci sui collegamenti tra i siti.
Abbiamo visto prima che sono stati trovati circa 2500 indirizzi in questa analisi; analizzando i link presenti in ognuna di queste pagine si può costruire un grafo di rete dal quale possono essere ricavate informazioni importanti.
Ci stiamo addentrando in un campo che ha conosciuto molti sviluppi ultimamente; a partire dal 'vecchio' pageRank di google l'analisi dei grafi di rete e, soprattutto, l'applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale (clustering, reti neuranali in deep learning) a questi grafi possono dare alcune indicazioni utili che vanno ben oltre la semplice analisi SEO dando un panorama del web marketing strutturato e utile alle strategie di mercato.
Partiamo semplicemente: se ognuna dell epagine analizzate contenesse, mediamente, 10 link verso altri siti il nostro grafo di rete conterebbe 2500 + 2500*10 = 27500 nodi di rete.
In realtà ne avrà di meno, perchè molti siti linkeranno le stesse pagine; potremo ipotizzare un grafo con circa 12000-15000 nodi, i cui collegamenti tra loro sono i link.
Ogni nodo potrà essere rappresentato più o meno grande e colorato a seconda delle proprie caratteristiche, e così ogni collegamento di rete.
Un grafo del genere non comporta una utilità immediata all'occhio, come si può vedere:

Tuttavia il grafo può essere analizzato con metodi di analisi matematica e ricavare alcuni indici utili dai quali procedere per ricavare indicazioni utili, in particolare:
  1. il grafo IN-OUT riporta i principali nodi riportati a seconda dell'importanza dei collegamenti che hanno in ingresso o in uscita; è utilissima per raffigurarsi il panorama dei 'rapporti di potenza' tra collegamenti. Fino a qualche tempo fa i SEO 'black hat' provocavano migliaia di collegamenti posticci tra siti satellite e siti in promozione; in questo caso verrebbero subito individuati e si potrebbero evidenziare i concorrenti che vi hanno fatto ricorso (e che, se non lo sono già stati, verranno penalizzati). Allo stesso modo si possono invece trovare i siti che hanno collegamenti 'sani' in ingresso e che sono quindi di più difficile superamento nei posizionamenti.
  2. il grafo HUB-AUTH riporta i principali nodi suddivisi a senda dei loro valori di HUB (siti importanti perchè hanno molti collegamenti verso siti autorevoli) e AUTH (viceversa, siti autorevoli perchè spesso linkati). Ho sempre utilizzato questo grafo perchè individua tra le risorse HUB quelle in cui è utile ed importante avere collegamenti, anche a pagamento, mentre nelle risorse AUTH quei siti che è importante linkare per essere 'ben considerati' nell'economia di rete.
  3. il grafo CONNECTIONS indica la quantità di connessioni da un sito verso l'altro evidenziandone la saldezza del legame
  4. Altre volte realizzo altri grafi per indagini specifiche; per esempio per evidenziare la rete di un competitor ed i suoi appoggi palesi o occulti, oppure per cercare PBN (private blog network) che 'foraggiano' alcuni competitor.

Italiavr.it: grafi di rete
Grafo IN-OUT:


In rosso i domini da cui escono più collegamenti, in blu quelli che ne ricevono; la larghezza e colore  del collegamento è proporzionale al numero di link che rappresenta.

Grafo HUB-AUTH:


In questo caso i domini verdi sono HUB, quelli viola AUTH, la connessione ha colori e dimensioni proporzionali al numero di link.
I grafici sono forniti in maniera dinamica, si muovono e costruiscono sotto gli occhi del committente. Averne preso una istantanea ha tagliato alcuni nomi.

Alla ricerca di PBN: questo grafo illustra le reti più collegate tra loro.



Esempio di sottorete di un competitor:
Analisi dei grafi di rete: 750€

Analisi del corpus informativo e suggerimenti per i copywriter


'Content is king' è il mantra ripetuto da sempre; gli ultimi cambiamenti (marzo 2018) degli algoritmi di Google lo confermano, prediligendo i siti ad alto contenuto informativo.
Se le analisi precedenti hanno confermato l'importanza del contenuto per l'ottimizzazione dei posizionamenti, questa analisi fornirà indicazioni per i copywriter su come e cosa scrivere.

Indicazioni su come scrivere.


Tutti i documenti riportati nelle SERP vengono analizzati e ne vengono isolati i parametri importanti per la redazione del testo, dopodichè ci cerca se esista una correlazione tra il parametro e il posizionamento (i cosidetti ranking factors); in caso positivo lo si riporta in una tabella per il redattore che contiene:
- il parametro per cui si è riscontrata una correlazione con il posizionamento
- il valore a cui dovrebbe attenersi il redattore perchè il contenuto si posizioni in modo ottimale
- l'importanza assunta da questa affermazione, in una scala da 100 (molto importante) a 0, espressa dal coefficiente di Pearson calcolato in base alla regrassione lineare parametro/posizionamento.


Esempio di tabella per i copywriter, definita per una keyword specifica o per un settore semantico

ParameterRegression Target ValueRegr. coeff.
 - - -- - -
flesch6739
gulpease6434
section532
h1429
sentences10028
header325
lengthText153419
letters64055
syllables22264
words10404
lengthTitle630

In questo caso le indicazioni per il redattore dei contenuti saranno, in ordine descrescente di importanza:
 - i testi devono essere scritti in maniera semplice (soggetto - verbo - complemento), tale da raggiungere i valori degli indici di leggibilità indicati (67,64)
- devono esistere almeno 5 sezioni indipendenti di contenuti (paragrafi)
- nei titoli deve esser presente 4 volte la/le keyword
- il numero di frasi indicativo è di 100
- nell'header del sito deve essere presente la keyword
- la lunghezza del testo deve essere almeno intorno alle 1040 parole.


Analisi su cosa scrivere.


Questa analisi è più complessa e si basa sui mecanissimi di machine learning dell'intelligenza artificiale.

Partendo dal corpus di documenti definiti dai risultati delle SERP per keyword o settore semantico si utilizzano algoritmi di deep learning (word2vec, in questo caso) tarando le reti neurali in modo che il sistema autoapprenda le connessioni semantiche tra i termini; viene creato un training set con tuttii documenti, dopodichè vengono isolati i termini più frequenti o significativi (TD/IDF e analisi LDA per argomenti)  che vengono 'dati in pasto' al sistema allenato che in questo modo risponde con termini semanticamente legati ai primi; successivamente si esegue una lemmatizzazione del risultato ottenendo così, per ogni termine importante, una lista di sinonimi o termini correlati suddivisi in sostantivi, avverbi, verbi, aggettivi, toponimi.
In questo modo il redattore ottiene una lista 'ragionata' di termini da utilizzare per realizzare i contenuti in base alle indicazioni dell'analisi precedente e, naturalmente, ad indicazioni generiche sulla redazione di contenuti così come riportate in altra parte di questo sito.

Indicazioni per la redazione dei contenuti: 750€.

conclusione


Ho riportato in questo articolo una serie di analisi che mi sembrano utili nelle analisi di marketing e miglioramento dei siti web.
La materia è in costante aggiornamento; l'evoluzione nei meccanismi di intelligenza artificiale, ed in particolare nel deep learning, spostano parecchio in avanti le modalità di indagine dei risultati dei motori di ricerca ed i suggerimenti per il miglioramento.
Avere il migliore prodotto non è condizione sufficiente per poterlo presentare con successo sul web; queste analisi consentono di trovare il modo migliore per farlo.