Indicizzazione: come ottenere backlink

Chains di Mike Brand

Alla ricerca del tesoro nascosto nei link

L'ottimizzazione di  un sito per i motori di ricerca, normalmente conosciuta sotto l'acronimo SEO, è costituita da diverse parti; una di queste riguarda la ricerca di link verso il sito da ottimizzare, i cosidetti backlinks.
Non è una parte secondaria, anzi è una delle parti fondamentali; quando si parla di posizionamento e dei motivi per i quali un sito appare prima o dopo un altro (SERP) le cause principali vanno ricercate nei link che portano al sito. L'algoritmo di posizionamento dei motori di ricerca funziona in modo da dare maggiore importanza ad un sito verso il quale esistono link 'importanti'.
In questo articolo cercheremo di capire i motivi dell'importanza di questi link e quindi indicheremo qualche suggerimento per ottenere buoni link verso il sito da ottimizzare.

L'importanza dei backlinks

Non è diffcile scoprire quanto siano importanti i 'backlinks' per il posizionamento: basta osservare questa infografica di searchmetrics per rendersi conto che tra i primi fattori in ordine di importanza viene citato il termine 'backlinks', e negli altri è comunque rilevante il concetto di link.


I fattori che riguardano le keywords sono riportati mediamente dopo quelli che riguardano i backlinks; nonostante questo nella pratica SEO si preferisce lavorare  più sul contenuto delle pagine (quindi sulle keywords o sull'aspetto tecnico), che non sui backlinks.
Perchè ci si comporta in questo modo? Essenzialmente perchè mentre operare sui fattori che riguardano le keyword è relativamente semplice perchè si tratta dei contenuti del sito, operare sui backlinks è molto più complesso: si tratta di operare su siti sui quali non si ha potere.

Perchè i backlink ci portano nelle prime posizioni di Google?

Non conosciamo l'algoritmo con il quale funziona Google; cerchiamo di desumerne il funzionamento 'mimandone' il comportamento, cercando cioè di individuare i parametri che il motore di ricerca ritiene importanti per posizionare un sito nei primi risultati per una certa keyword.
Ma che cosa definisce un sito 'importante', e meritorio di arrivare alle prime posizioni?
Tempo fa ci si riferiva solo al contenuto del sito stesso: l'algoritmo cercava di capire dalle parole e (per quanto possibile) dalle immagini inserite quanto importante fosse il contenuto del sito rispetto alla keyword. Questo meccanismo, estremamente più raffinato rispetto a qualche anno fa, è presente tutt'ora ma non è l'unico parametro da considerare.
Rivestono particolare importanza i rapporti della rete verso il sito, cioè se in rete esistono altri siti che linkano verso quello in esame, ed in particolare la modalità con il quale il sito viene indicato nei link in termini di coerenza concettuale.

In passato è esistito un valore fornito da Google stesso, il pageRank, che voleva indicare la qualità di una pagina; questo indice è stato dismesso, più o meno nel 2014, perchè non utile; una pagina può avere un valore alto o basso in riferimento ad una certa keyword e non in termini assoluti.
Potrebbe invece avere un senso indicare, mediamente, quanto un dominio sia autorevole, quanto cioè abbia contenuti mediamente validi perchè ben scritti, informativi, utili, contenuti nei quali il rapporto tra informazione e rumore sia molto alto, siti cioè che soddisfano l'utente che ne cerchi i contenuti.

SeoMoz ha definito un parametro universalmente conosciuto per stabilire questo valore: è la domain autority, valore che da 0 a 100 indica quanto positivamente bene si comporterà il sito sui motori di ricerca; mette inoltre a disposizione più strumenti (l'Open Site Explorer, la barra di seomoz) per testarne il valore.
Possiamo perciò pensare che due siti che contengano gli stessi identici contenuti ma che abbiano domain autority diversa si comporteranno diversamente per la stessa keyword, posizionandosi meglio quello con domain autority più alta.

Ma come viene stabilita questa domain autority?
I parametri utilizzati sono molti, i più importanti sono mozRank, mozTrust ed un algoritmo predittivo sul comportamento del sito nei motori di ricerca.
MozRank è un valore indicativo della quantità di link verso il sito in oggetto.
MozTrust è un valore indicativo della qualità di link verso il sito in oggetto.

E' quindi evidente che avere tanti link di qualità influisce positivamente sul posizionamento, più di tanti altri fattori dipendenti direttamente dal sito stesso; lavorare nell'ottenere link autorevoli è una delle più importanti attività per ottenere un buon posizionamento dei siti.

Tra qualità e quantità l'accento va sicuramente messo sulla seconda; avere anche un solo link di ottima qualità vale molto di più dell'ottenere molti link da siti di bassa qualità.

Un esempio sull'importanza dei backlink per il posizionamento del sito


Come esempio riporto questo grafico che indica il posizionamento del tempo per diverse keyword:

Si può vedere, in corrispondenza di luglio/agosto 2014, per una keyword il sito in oggetto è passato dall'essere oltre la 50ma posizione ad arrivare stabilmente in prima posizione, posizione tutt'oggi (aprile 2015) conservata.
Che è successo in questo caso? Un sito di alta qualità per i contenuti in oggetto ha linkato il sito in esame: un solo link è stato sufficiente a portare il posizionamento ai massimi livelli. In questo caso il lavoro di ottimizzazione SEO è stato quello di andare ad individuare il punto esatto nel quale un link avrebbe scatenato questo meccanismo e nel riuscire ad inserirlo.

Va sottolineato che il sito di partenza del link non è un sito importante di per sè, ma lo è per l'argomento indicato dalla keyword; è importante cioè avere link da siti autorevoli (alto valore di DA) che riguardino l'argomento del sito in oggetto, non da qualsiasi sito autorevole.

Avere tanti backlink è sempre utile o può essere dannoso?

Mentre per la quantità di link il ragionamento è diverso. Un tempo tutto era più semplice: molti link, molto onore.
Oggi non è più così; esistono ancora sistemi per ottenere molti link in un colpo solo (di solito a pagamento); ciò può in un primo momento influenzare positivamente il posizionamento, ma il rischio che questi siti che offrono link a pagamento vengano riconosciuti dai motori di ricerca come fonti inattendibili e che quindi vengano considerati  segnali negativi, è molto alto e la pericolosità elevata sia perchè i motori di ricerca possono portare in posizioni infime il vostro sito sia perchè è molto difficile recuperare il danno fatto, essendo quasi impossibile richiedere la rimozione alle centinaia/migliaia di siti su cui esistono i link.

Anche in questo porto un esempio dall'esperienza SEO in questo periodo:



Questo grafico, che fa parte del set di dati che compone il report mensile per i clienti SEO Linkomm, riporta l'andamento nel tempo della media delle posizioni delle circa 50 keyword individuate per il sito da ottimizzare. La dimensione verticale, come nel grafico precedente, riporta in alto le posizioni migliori ed in basso quelle peggiori.
I quattro colori si riferiscono al sito in esame (blu) e a quello di tre concorrenti diretti;    come si può notare il concorrente verde a partire dal 25 marzo ha subito un forte cambiamento che ha portato il sito ad essere penalizzato mediamente su tutte le keyword, perchè la curva rappresenta una media.
Un contemporaneo controllo sul numero di link evidenzia che per il concorrente verde sono raddoppiati in breve tempo: in questo caso l'aver incrementato la quantità di link potrebbe aver avuto un effetto totalmente deprimente sul posizionamento invece che trarne giovamento.

Ok... ma come faccio a cercare nuovi link autorevoli per il mio sito?


Quando vengono scritti contenuti in siti esterni che linkano il sito da ottimizzare abbiamo ottenuto il massimo risultato; tuttavia non sempre questo avviene e si cerca di dare una spinta ai backlinks.

Come ha capito ormai chiunque si occupi di SEO, non c'è risultato senza sforzo; è necessario un lavoro costante ed attento per ottenere link autorevoli.

Innanzitutto cerchiamo di categorizzare i link che possiamo ottenere in base all'azione SEO che viene fatta:

  • link naturali, o editoriali sono quelli creati indipendentemente dalla nostra azione da parte di altri siti / forum / blog che linkano quello in oggetto perchè ha contenuti utili; come SEO non viene effettuata alcuna azione diretta, tranne quella di suggerire la creazione di contenuti di alto valore e di suscitare attenzione attorno ad essi;
  • link creati manualmente, cercando directory in cui inserirli, scrivendo a blogger perchè li inseriscano, cercando accordi con altri siti per scambio di link, ecc. L'azione SEO è quella di ricercare i necessari siti / blogger, contattarli se necessario, inserire i link;
  • link creati automaticamente: ci sono decine di siti che, a pagamento, mettono a disposizione decine, centinaia o migliaia di link, L'azione SEO è quella di entrare in contatto con il sito offerente i link.

Com'è naturale pensare l'importanza dei tre tipi di link è decrescente; importantissimi i primi, utili i secondi, pericolosi come s'è detto i terzi.

Qualsiasi sia il tipo di link che pensate di riuscire ad ottenere per la vostra azione SEO non si può prescindere dal fatto che si devono avere ottimi contenuti da linkare prima di pensare a qualsiasi azione di link building. E' un comportamento assai grossolano e diffuso quello di creare link direttamente il nome di dominio, mentre è molto più utile ai fini del posizionamento prima creare un contenuto importante poi chiedere a terzi di linkarlo.

In ogni caso la prima azione da intraprendere è la creazione di contenuti utili e di alta qualità; solo dopo averli creati si potrà mettere in atto una adatta strategia per la ricerca di backlinks.

In questo modo i link ottenuti assumono  rilevanza perchè riguardano una keyword/concetto particolare, sono cioè veicoli di informazioni dettagliate e non generici link verso un dominio.
Se per esempio il sito in oggetto riguarda la vendita di scarpe e si vuole arrivare in buona posizione per la keyword 'scarpe da trekking' prima è bene crearne la pagina dedicata sul sito, solo dopo cercare link specifici da siti autorevoli sull'argomento, magari utlizzando anche un'immagine o un anchor text relativi al concetto espresso dalla keyword.





Ancora una volta viene puntata l'attenzione sull'importanza di scrivere contenuti importanti e spettacolari (WOW content), sempre alla base di ogni efficace strategia SEO; a tal proposito vedi la guida relativa alla creazione di contenuti ottimizzati per SEO. Una volta creato il contenuto da linkare siete pronti: è ora di uscire in rete e cercare i punti nei quali inserire i link.
Vediamo come cercarli.

Strategia 1: intersezione di link.


Individuate due o tre competitor importanti nel settore del sito da promuovere e cercate pagine che li linkino tutti mentre non linkano il vostro sito; utilizzando uno strumento come l'Open Site Explorer  ordinate i risultati a seconda della autorità di dominio e cercate di inserire nelle pagine che vedete anche i link al vostro contenuto.
Nel dettaglio
- per trovare i competitor potete semplicemente vedere i risultati da Google o indagare i social usare strumenti come buzzSumo
- per trovare quali pagine li linkano potete utilizzare strumenti appositi come il links intersects di Open Site Explorer oppure le semplici sintassi di google con "link:"; per esempio scrivendo "link:www.linkomm.net link:www.provincia.torino.it" trovate tutti i siti che linkano sia linkomm.net che il sito della provincia di torino
- per verificarne la Domain Autority potete usare la mozBar

Esempio: nella strategia di promozione di linkomm.net si vogliano cercare siti in cui inserire link per promuovere i servizi SEO dell'azienda a livello locale .
Su Google troviamo i competitor con la keyword 'SEO Torino':
www.mediaserviceitalia.it
www.seolab.it
www.diametri.it
www.studiotronic.it
A questo punto provando combinazioni del tipo "link:mediaserviceitalia.it link:www.seolab.it" su google si trovano siti nei quali entrambi i competitor sono riportati (siti di offerte di lavoro, directory indicizzate, siti di comparazione servizi), siti in grado di ospitare anche il link al sito da ottimizzare.
Il passo successivo e finale consiste nell'inserire in quelle pagine, dove possibile e chiedendone l'autorizzazione, il link verso il sito da promuovere.


Strategia 2: siti che riportano risorse utili sull'argomento


Il primo luogo dove potersi inserire sono le directory indicizzate come dMoz oppure quelle localizzate tipo yelp (vedi 'come promuovere attività locali').
Per cercare altre risorse anche qui si può utilizzare google in questo modo:
“keyword” + inurl:resources
 “keyword” + inurl:links
 “keyword” + “helpful resources”
 “keyword” + “useful links”
per l'inglese e sostituendo l'italiano quando necessario, per esempio cercando "SEO inurl:lista" si possono ottenere siti che elencano risorse SEO.

Per lo stesso esempio di prima possiamo scrivere in google "seo inlink:elenco inlink:risorse" e tra i risultati appaiono pagine come questa di comunicaresulweb che potrebbero ospitare i link al sito.
Qui si deve dare sfogo alla propria creatività; per tornare all'esempio precedente sulle scarpe da trekking potrebbe essere utile creare una pagina sul sito da promuovere che ne definisca le caratteristiche tipiche e quindi cercare con "scarpe trekking inurl:specifiche" siti che potrebbero ospitare il link, o con "scarpe trekking inurl:negozi" siti che contengono elenchi di link a siti di scarpe tra cui inserire anche il nostro.

Stategia 3: broken link building o moving man method


Qui ci muoviamo su terreni più accidentati; si tratta di
  1. utilizzare qualche artificio per trovare pagine esistenti che riportino link non funzionanti; si può fare con molti strumenti come  il citato OSE o il plugin “Check My Links” per Chrome. Trovate a fine pagina i link a risorse utili.
  2. guardare quali pagine in rete puntino a quei link non più funzionanti
  3. segnalarlo al webmaster o blogger di queste e chiedere di inserire il proprio link al posto di quello non funzionante.

Strategia 4: social bookmarking


Questa parte andrebbe più correttamente inserita in una strategia di social marketing; si tratta in ogni caso di ricevere link dai social network creando apposite pagine o gruppi, segnalando eventi, invitando 'amici' etc. Naturalmente a seconda del social network individuato dovrà essere diverso il contenuto creato per ricevere il link; ancora una volta si deve mettere l'accento sul fatto che prima si prepara il contenuto adatto a ricevere le visite, poi si inserisce il link sui social network.
Vediamo un caso pratico: nella campagna SEO per questo sito (linkomm.net) relativa allo sviluppo di siti web si è pensato di mettere online uno strumento utile a tutti per calcolare il costo potenziale di un sito web. I social network interessati sarebbero stati Facebook, Google+, Linkedin.

Il metodo seguito è stato questo:
  1. prima si è creata la risorsa di base, il calcolatore del costo del sito web.
  2. poi è stato creato un help contestuale per spiegarne le singole voci, visibile cliccando sulle lampadine.
  3. quindi è stata creata una pagina introduttiva sul costo del sito web per i non addetti ai lavori.
A questo punto:
  1. su Facebook dalla pagina dell'azienda è stata pubblicizzata la pagina introduttiva, perchè questo social network non è rivolto ad un gruppo specialistico;
  2. su Google+ è stato creato un intervento simile dalla pagina dell'azienda ed un secondo intervento, personale, nella comunità dei webmaster ; questo secondo puntava direttamente alla risorsa e non alla pagina introduttiva
  3. su linkedin è stato inserito il link nel gruppo relativo ai webmaster / azioni SEO, anche in questo caso puntando direttamente alla risorsa perchè i lettori si suppongono già esperti dell'argomento
In ogni caso negli interventi sui social network si è cercato di muovere gli utenti alla call-to-action, ovvero ad utilizzare lo strumento portando a termine più prove per verificarne l'interesse e la funzionalità.

In conclusione la ricerca di link verso il sito da ottimizzare deve essere impostata con una strategia organica che individua dapprima gli obbiettivi, i potenziali utenti e fruitori dei link, la creazione dei contenuti e, solo infine, la ricerca e l'inserimento dei link in rete. Solo in questo modo il lavoro effettuato può avere risultati notevoli e duraturi.

Link utili


http://moz.com/learn/seo/domain-authority
http://moz.com/beginners-guide-to-seo/growing-popularity-and-links
http://www.searchmetrics.com/knowledge-base/ranking-factors/
https://blog.monitorbacklinks.com/guides/build-backlinks-broken-links-method/
http://moz.com/blog/the-broken-link-building-bible